martedì 28 agosto 2012

Il cobra reale e la sua nemesi


Qualche giorno fa (per l’esattezza il 17 agosto, appena uscito) ho visto “I mercenari 2”. Premetto che amo il genere, che da bambino non perdevo una pellicola di Stallone, Schwarzenegger, Jean Claude Van Damme, Bruce Willis e altri, e che vedere The Expendables 1 e 2 era per me quasi un obbligo morale.

Dopo la prima pellicola, avevo pensato, come chissà quante altre migliaia di persone, che mancava una persona in particolare, una delle icone dei film d’azione. Ovviamente parlo di Chuck Norris, che ha recitato, non dimentichiamolo, con un mostro sacro come Bruce Lee e che praticava sul serio arti marziali. Ebbene, ne “I mercenari 2” sono stato accontentato. Il punto più alto è quello cui fa riferimento questo post, ma non sono mancati altri elementi davvero divertenti, come durante la sparatoria finale in aeroporto, quando tutti si nascondono e per un istante si vede Chuck Norris sparare allegramente mentre cammina. Probabilmente, se l’avesse colpito un proiettile sarebbe morto. Il proiettile.

Durante la stessa sparatoria, grande anche il passaggio con Arnold Schwarzenegger che si ritrova a sparare di fianco a Bruce Willis, Sylvester Stallone, Chuck Norris e ovviamente se stesso. Si ferma per un istante, si guarda attorno ed esclama: “Ma chi cazzo manca? Rambo?”

L’ironia è la cosa che forse è mancata al primo film, o almeno non era così accentuata, anche se gli anni passano per tutti, e non parlo solo di Chuck Norris, che non ha assestato nessun calcio rotante. In una scena, per esigenze di copione si intuisce che ne abbia dato uno, ma si vede solo una vetrata in frantumi e un uomo cadere giù da un'altezza di molti piani. No, parlo anche di Sylvester Stallone, che nella prima pellicola metteva in mostra i muscoli, mentre nel film uscito da poche settimane nelle sale non c’è nessuna scena dell’attore italoamericano senza maglia.

Resta però l’atmosfera magica di chi, come me, è cresciuto a pane e film con sparatorie e scene allucinanti, e che rivede in questi due film (e chissà, magari un terzo, anche se per proseguire al meglio, come guest star dovrebbero chiamare a questo punto Bruce Lee in persona) parte della magia che vedeva da bambino.

Vi lascio con questa scena, il cui dialogo è una deliziosa citazione dei “Chuck Norris Facts”. Buona visione.