sabato 31 agosto 2013

Un tuffo dove l'acqua è più blu



Oggi vi parlerò di calcio. Va be’, non proprio di calcio. Il wrestler Triple H, riferendosi alla saga “Rocky”, ha affermato che Rocky è un film che per caso tratta di boxe. Riguarda davvero i personaggi, la storyline, le relazioni e tutte quelle cose, la boxe è solo lo sfondo.
Allo stesso modo questo pezzo avrà lo sport sullo sfondo, ma parlerà di tutt’altro. In particolare di un tuffo maldestro fatto a Capri da Gonzalo Higuaín, calciatore argentino in forza al Napoli, di cui ha parlato benissimo anche il non plus ultra di questo sport, Diego Armando Maradona, anch’egli vecchia conoscenza napoletana.
Quando vado al mare dove ci sono gli scogli invece che la sabbia, sto sempre ben attento a non tuffarmi senza conoscere il fondo, per evitare appunto disavventure come quella capitata a Higuaín: ha chiuso un bel tuffo con una spaccata (nel senso che si è spaccato) contro uno scoglio poco sotto lo specchio dell’acqua, rimediando 8 punti di sutura. Rendendosi conto dell’immane str... stramberia commessa, non ha polemizzatto e ha avuto parole di elogio per i soccorsi. Potrebbe anche non saltare nessuna partita di campionato, oggi è dato titolare contro il Chievo e credo possa finalmente siglare la sua prima rete italiana, quindi tutto è bene quel che finisce bene.
No. Perché il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha avuto l’ancor più brillante idea (come se il tuffo non fosse bastato) di minacciare di chiedere alla regione, all’isola di Capri, al sindaco e alle divinità (di tutte le religioni, non si sa mai) 100 milioni di euro per i danni. Al posto suo avrei citato anche Higuaín stesso: potrebbe non essere stato d’accordo sui diritti d’immagine concessi alla società alla firma del contratto. Se prima di tuffarsi ha esclamato: “E ora voglio vedere come sfrutti la mia immagine!” allora è colpevole.
Sono stato a Capri proprio pochi giorni prima dell’incidente (la foto più su l’ho scattata io stesso) e sulla riva un bimbetto troppo vispo si è provocato un taglietto sul dorso della mano. I genitori avrebbero dovuto chiedere i danni?
Ma De Laurentiis è così: la sua irruenza è non solo la causa delle uscite inopportune, ma anche il motivo per cui il Napoli è così cresciuto negli ultimi anni. Quindi va bene così, basta che non chiuda il turismo sull’isola, perché io ogni tanto ci voglio passare. Altrimenti poi chiedo i danni a lui.