lunedì 29 febbraio 2016

X-Files: This is the end (?)


Ho terminato da pochi giorni la visione della decima (e ultima, almeno per ora) serie di X-Files, che ha segnato il ritorno di David Duchovny e Gillian Anderson rispettivamente nei ruoli degli agenti FBI Fox Mulder e Dana Scully.
Lungi da me celebrare nuovamente i successi dei due e del telefilm creato da Chris Carter (l’ho già fatto in passato in altri interventi e comunque in giro per la Rete si trovano migliaia e migliaia di articoli così). Più che altro voglio parlare della decima serie e soprattutto del finale (per ora tranquilli, niente spoiler): sei puntate per il rientro nei ruoli dopo quindici anni dalla fine della nona serie. Ottimo aver richiamato il vice-direttore Skinner e l’Uomo che Fuma, tra gli altri, e ottima la classica puntata “ridicola” che spezza il ritmo forsennato. Per inciso, terza puntata, quella “ridicola”, che riesce comunque a dare un punto di vista originale sulla questione lupo mannaro.
Meno bene la voglia di cincischiare: le uniche puntate sul Complotto sono la prima e la sesta, troppo poco a fronte delle restanti quattro puntate in cui si è parlato d’altro, seppur con le attenuanti del caso (la madre di Scully, i Pistoleri Solitari e tutti i riferimenti alle nove serie precedenti sono state un buon amarcord). Si poteva e si doveva narrare di più sul filone principale, calcolando che si è riusciti ad avere in squadra William B. Davis, 78enne che realisticamente non può fare questo mestiere fino alla fine dell’eternità, e che esclusa l’ultima puntata dice due frasi, di cui una fuori dal contesto del complotto di cui fa parte.
Si passa così al finale, che definire aperto è come dire che il Barcellona è una squadra di calcio accettabile. A quel finale DEVE seguire qualcosa, e non c’è nulla di certo nonostante Chris Carter abbia parlato in recenti interviste di un terzo film, di cui esiste già la sceneggiatura, e di un’eventuale undicesima stagione, che potrebbe interessare il canale Fox dopo gli ottimi ascolti della decima serie.

Da qui spoiler

Parlare per sei puntate, qua e là, del figlio di Fox Mulder e Dana Scully, e non mostrarlo (tranne se era a bordo del velivolo alieno degli ultimi istanti della sesta puntata, ma anche in quel caso non si è visto) può servire solo a un succulento seguito nel quale si paleserà. E, più in generale, chiudere tutto con Dana Scully che fissa una luce aliena mentre Mulder sta praticamente morendo di fianco a lei, non rende giustizia alle 200 e oltre puntate precedenti.
Direi che la frase che apre la sesta puntata, “This is the end”, è l’ennesimo tentativo di sviare i milioni di accaniti fan della serie televisiva, che dopo quell’immagine conclusiva con Scully a guardare in alto, hanno ancora più fame.