martedì 31 dicembre 2013

Da Michael Schumacher ad Anderson Silva, un 2013 da dimenticare


C’è da dirlo: queste festività natalizie non hanno portato buone nuove agli appassionati sportivi italiani e di tutto il mondo.
Ho già parlato in un altro post dell’impressionante ruolino di marcia di Anderson Silva come peso medio nelle MMA: basta far riferimento a un solo dato, 7 anni da campione mesi medi nella UFC, maggiore federazione mondiale della disciplina. Ebbene, a luglio ha perso il suo titolo a favore di Chris Weidman, durante l’evento UFC 162, e nell’evento UFC 168 (so cosa pensate, il patron della federazione, Dana White, non ha molta fantasia) ha sfruttato il suo rematch, dopo aver detto in un primo momento che non voleva nemmeno usarlo.
In effetti, avrebbe fatto meglio a non tornare nell’ottagono: a metà della seconda ripresa è riuscito a spezzarsi di netto la tibia affondando un attacco al neocampione pesi medi, un infortunio impressionante da vedersi. Dato che già lottava con sufficienza da tempo, non so se avrà la forza di tornare nel ring, anche se sono convinto che si sarebbe ritirato comunque dopo questo match, in caso di mancata vittoria.
Altra questione riguarda l’ex ferrarista tedesco Michael Schumacher, ben più delicata. Ora, specifico che non amo parlare su questo blog di eventi in fieri, poiché tutto può cambiare da un momento all’altro e ciò che scrivo potrebbe contenere affermazioni che saranno smentite 10 minuti dopo la messa online dell’intervento.
In questo caso però faccio un’eccezione. Tutti ormai saprete dell’incidente occorso al sette volte campione mondiale: mentre effettuava un fuoripista, ha perso il controllo degli scii e ha sbattuto con la testa contro una roccia, spaccando in due il casco (che lo ha salvato da una morte istantanea) e provocando grossi danni alla testa. Al momento è in rianimazione, ma io credo che si salverà. È un atleta più che preparato, uno di quelli che se non muore sul colpo per un incidente, invariabilmente si salva data la preparazione fisica superiore.
Resta però il fatto che passerà molto tempo in ospedale, periodo a cui seguirà una riabilitazione che, in confronto, quella per la gamba rotta nel 1999 (anche lui la tibia, però destra invece che sinistra come per Silva) sembrerà la fisioterapia per un colpo di frusta. E dire che già riguardo l'incidente in Formula 1 del 1999 disse che era fortunato a essere ancora vivo.
Domani entreremo nel 2014, e magari Anderson Silva tornerà nell’ottagono e Schumacher farà una gara benefica dato che si sarà rimesso completamente. Statisticamente un’inversione di tendenza, senza altri infortuni gravi, non è una speranza, ma una previsione.