Qualche giorno fa (per l’esattezza
il 17 agosto, appena uscito) ho visto “I mercenari 2”. Premetto che amo il
genere, che da bambino non perdevo una pellicola di Stallone, Schwarzenegger, Jean
Claude Van Damme, Bruce Willis e altri, e che vedere The Expendables 1 e 2 era
per me quasi un obbligo morale.
Dopo la prima pellicola, avevo
pensato, come chissà quante altre migliaia di persone, che mancava una persona
in particolare, una delle icone dei film d’azione. Ovviamente parlo di Chuck
Norris, che ha recitato, non dimentichiamolo, con un mostro sacro come Bruce
Lee e che praticava sul serio arti marziali. Ebbene, ne “I mercenari 2” sono
stato accontentato. Il punto più alto è quello cui fa riferimento questo post,
ma non sono mancati altri elementi davvero divertenti, come durante la
sparatoria finale in aeroporto, quando tutti si nascondono e per un istante si
vede Chuck Norris sparare allegramente mentre cammina. Probabilmente, se l’avesse
colpito un proiettile sarebbe morto. Il proiettile.
Durante la stessa sparatoria, grande
anche il passaggio con Arnold Schwarzenegger che si ritrova a sparare di fianco
a Bruce Willis, Sylvester Stallone, Chuck Norris e ovviamente se stesso. Si
ferma per un istante, si guarda attorno ed esclama: “Ma chi cazzo manca? Rambo?”
L’ironia è la cosa che forse è
mancata al primo film, o almeno non era così accentuata, anche se gli anni
passano per tutti, e non parlo solo di Chuck Norris, che non ha assestato
nessun calcio rotante. In una scena, per esigenze di copione si intuisce che ne
abbia dato uno, ma si vede solo una vetrata in frantumi e un uomo cadere giù da
un'altezza di molti piani. No, parlo anche di Sylvester Stallone, che nella prima pellicola
metteva in mostra i muscoli, mentre nel film uscito da poche settimane nelle
sale non c’è nessuna scena dell’attore italoamericano senza maglia.
Resta però l’atmosfera magica di
chi, come me, è cresciuto a pane e film con sparatorie e scene allucinanti, e
che rivede in questi due film (e chissà, magari un terzo, anche se per
proseguire al meglio, come guest star dovrebbero chiamare a questo punto Bruce
Lee in persona) parte della magia che vedeva da bambino.
Vi lascio con questa scena, il
cui dialogo è una deliziosa citazione dei “Chuck Norris Facts”. Buona visione.
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