domenica 31 marzo 2013

Il fumo sicuro (ovvero fumare sicuramente)



Questa volta voglio parlarvi della sigaretta elettronica. Si fa un gran parlare della nuova invenzione, fumare in maniera sicura una miscela di acqua e nicotina, evitando pericoli derivati dal fumo “tradizionale”, mentre ultimamente si moltiplicano gli studi che attestano il fatto che anche le sigarette elettroniche facciano male. In pratica, si evitano i problemi al cuore ma non quelli classici, i polmonari, e si è a rischio tumore in egual modo. La qual cosa tra l’altro era intuibile: pare che non siano mai stati fatti studi approfonditi sulle conseguenze dell’uso della sigaretta elettronica prima del lancio sul mercato, quindi usarla equivale comunque a un salto nel buio. Ma i nuovi (primi) studi attestano che in pratica non è cambiato nulla.
O meglio, qualcosa è cambiato: il modo di fumare e la frequenza. Almeno fino a poche settimane fa, dato che molti amici che erano passati alla geniale invenzione stanno tornando sui loro passi, riprendendo i vecchi tubicini, stavolta pieni di tabacco.
Ma, dicevo, fino a poche settimane fa notavo un cambiamento netto nel modo di fumare. Alcuni amici che fumavano una decina di sigarette al giorno passarono alla sigaretta elettronica. Orbene, il passaggio serve a non fumare o comunque fumare di meno, giusto? Ma gli usatori della sigaretta elettronica, ed è questo lo snodo, non fumavano meno, piuttosto fumavano di più.
“Spalmiamo” 15 sigarette in un giorno: togliendo 8 ore notturne (la mia percezione è che si dorma molto meno, ma potrei sbagliarmi, quindi diciamo 8) restano 16 ore. Approssimativamente una ogni ora. Una sigaretta dura 5-10 minuti, restano 50 minuti senza fumo. Mi state seguendo?
Ma gli amici che fumavano la sigaretta elettronica, complice il fatto che poteva esser fumata dappertutto, non stavano mai, e dico mai, 50 minuti senza fare qualche tiro. Qualche mese fa ero a una cerimonia, prima in chiesa, poi al ristorante etc etc, e queste persone fecero diversi tiri (di nascosto, per quanto possibile) anche durante la messa. La cosa non mi dà fastidio, il punto è che se prima queste stesse persone un po’ resistevano al richiamo del fumo, con l’avvento dell’elettronica hanno perso ogni freno inibitore. Restando alla cerimonia, a fine giornata, direi che per frequenza di tiri avevano fumato molto più di 15 sigarette, tra un canto in chiesa e il vangelo, tra una foto e un brindisi, tra un boccone e l’altro e così via.
La nicotina dà dipendenza in misura maggiore rispetto alla cocaina, all’eroina e ad altre sostanze, e se c’è una cosa che la sigaretta elettronica ha dimostrato è proprio questa.

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