Questa volta voglio parlarvi della sigaretta elettronica. Si
fa un gran parlare della nuova invenzione, fumare in maniera sicura una miscela
di acqua e nicotina, evitando pericoli derivati dal fumo “tradizionale”, mentre
ultimamente si moltiplicano gli studi che attestano il fatto che anche le
sigarette elettroniche facciano male. In pratica, si evitano i problemi al
cuore ma non quelli classici, i polmonari, e si è a rischio tumore in egual
modo. La qual cosa tra l’altro era intuibile: pare che non siano mai stati
fatti studi approfonditi sulle conseguenze dell’uso della sigaretta elettronica
prima del lancio sul mercato, quindi usarla equivale comunque a un salto nel
buio. Ma i nuovi (primi) studi attestano che in pratica non è cambiato nulla.
O meglio, qualcosa è cambiato: il modo di fumare e la
frequenza. Almeno fino a poche settimane fa, dato che molti amici che erano
passati alla geniale invenzione stanno tornando sui loro passi, riprendendo i
vecchi tubicini, stavolta pieni di tabacco.
Ma, dicevo, fino a poche settimane fa notavo un cambiamento
netto nel modo di fumare. Alcuni amici che fumavano una decina di sigarette al
giorno passarono alla sigaretta elettronica. Orbene, il passaggio serve a non
fumare o comunque fumare di meno, giusto? Ma gli usatori della sigaretta
elettronica, ed è questo lo snodo, non fumavano meno, piuttosto fumavano di
più.
“Spalmiamo” 15 sigarette in un giorno: togliendo 8 ore
notturne (la mia percezione è che si dorma molto meno, ma potrei sbagliarmi,
quindi diciamo 8) restano 16 ore. Approssimativamente una ogni ora. Una
sigaretta dura 5-10 minuti, restano 50 minuti senza fumo. Mi state seguendo?
Ma gli amici che fumavano la sigaretta elettronica, complice
il fatto che poteva esser fumata dappertutto, non stavano mai, e dico mai, 50
minuti senza fare qualche tiro. Qualche mese fa ero a una cerimonia, prima in
chiesa, poi al ristorante etc etc, e queste persone fecero diversi tiri (di
nascosto, per quanto possibile) anche durante la messa. La cosa non mi dà
fastidio, il punto è che se prima queste stesse persone un po’ resistevano al
richiamo del fumo, con l’avvento dell’elettronica hanno perso ogni freno
inibitore. Restando alla cerimonia, a fine giornata, direi che per frequenza di
tiri avevano fumato molto più di 15 sigarette, tra un canto in chiesa e il
vangelo, tra una foto e un brindisi, tra un boccone e l’altro e così via.
La nicotina dà dipendenza in misura maggiore rispetto alla
cocaina, all’eroina e ad altre sostanze, e se c’è una cosa che la sigaretta
elettronica ha dimostrato è proprio questa.
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