Devo dire che ultimamente sto attraversando un buon periodo
riguardo i miei interessi artistici.
Ci vuole perseveranza, sempre e comunque, in ogni campo, e
lo sto sperimentando una volta in più. Se lo scorso intervento vi avevo
riportato un post scritto per un altro blog, lo stesso faccio ora, qui
potete leggere un altro post, realizzato per uno dei numerosi siti che mi hanno
chiesto collaborazione.
Inoltre, a inizio settimana, in un sol giorno, tre autori mi
hanno proposto di inviarmi la loro ultima pubblicazione per una recensione sul
mio sito ufficiale.
Altre piccole conquiste hanno costellato quest’ultimo
periodo, segno che non ci si inventa giornalisti, recensori, scrittori o
qualunque altra cosa da un giorno all’altro. Ci vuole studio costante, che poi
può essere ben diverso dallo studio in senso stretto, quello scolastico. Si può
“studiare” anche vedendo dei film, o leggendo dei fumetti (adoro Rat Man su
tutti). Più che studio, parlerei di formazione personale. Quella sì che non deve
mai arrestarsi, si può sempre migliorare.
Il punto più alto, teoricamente, sarebbe quello dei
tuttologi, ma i tempi di Leonardo Da Vinci e soci sono finiti, ormai tutto il
sapere è troppo ampio per una sola persona (o meglio, per una sola vita). Va da
sé che oggi risulta impossibile arrivare a un punto tale da poter dire “ok, non
c’è più nulla che io possa imparare”. Ad esempio, resta sempre la fisica
quantistica.
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