C’è da dirlo: queste festività natalizie non hanno portato buone nuove agli appassionati sportivi italiani e di tutto il mondo.
Ho già parlato in un altro post dell’impressionante ruolino
di marcia di Anderson Silva come peso medio nelle MMA: basta far riferimento a
un solo dato, 7 anni da campione mesi medi nella UFC, maggiore federazione
mondiale della disciplina. Ebbene, a luglio ha perso il suo titolo a favore di
Chris Weidman, durante l’evento UFC 162, e nell’evento UFC 168 (so cosa pensate,
il patron della federazione, Dana White, non ha molta fantasia) ha sfruttato il
suo rematch, dopo aver detto in un primo momento che non voleva nemmeno usarlo.
In effetti, avrebbe fatto meglio a non tornare nell’ottagono:
a metà della seconda ripresa è riuscito a spezzarsi di netto la tibia affondando
un attacco al neocampione pesi medi, un infortunio impressionante da vedersi.
Dato che già lottava con sufficienza da tempo, non so se avrà la forza di
tornare nel ring, anche se sono convinto che si sarebbe ritirato comunque dopo
questo match, in caso di mancata vittoria.
Altra questione riguarda l’ex ferrarista tedesco Michael
Schumacher, ben più delicata. Ora, specifico che non amo parlare su questo blog
di eventi in fieri, poiché tutto può cambiare da un momento all’altro e ciò che
scrivo potrebbe contenere affermazioni che saranno smentite 10 minuti dopo la
messa online dell’intervento.
In questo caso però faccio un’eccezione. Tutti ormai saprete
dell’incidente occorso al sette volte campione mondiale: mentre effettuava un
fuoripista, ha perso il controllo degli scii e ha sbattuto con la testa contro
una roccia, spaccando in due il casco (che lo ha salvato da una morte istantanea)
e provocando grossi danni alla testa. Al momento è in rianimazione, ma io credo
che si salverà. È un atleta più che preparato, uno di quelli che se non muore
sul colpo per un incidente, invariabilmente si salva data la preparazione
fisica superiore.
Resta però il fatto che passerà molto tempo in ospedale, periodo
a cui seguirà una riabilitazione che, in confronto, quella per la gamba rotta
nel 1999 (anche lui la tibia, però destra invece che sinistra come per Silva) sembrerà la fisioterapia per un colpo di frusta. E dire che già riguardo l'incidente in Formula 1 del 1999 disse che era fortunato a essere ancora vivo.
Domani entreremo nel 2014, e magari Anderson Silva tornerà
nell’ottagono e Schumacher farà una gara benefica dato che si sarà rimesso
completamente. Statisticamente un’inversione di tendenza, senza altri infortuni
gravi, non è una speranza, ma una previsione.