lunedì 30 settembre 2013

Il mostro di Loch Ness



Oggi vi voglio parlare di un esempio geniale di bufala adattata al campo del giornalismo. Mi sposto quindi in Scozia, precisamente sul Loch Ness, lago famoso ovviamente per "Nessie", il celeberrimo mostro di Loch Ness.
Ora, i complottisti sono ovviamente ancora convinti della veridicità della vicenda, con la creatura, un plesiosauro scampato all'estinzione di massa che ha estinto i dinosauri, che nuota bel bello in acqua, ma c'è molto altro dietro.
Già 500 anni prima della nascita di Cristo, si parlava di una strana creatura che viveva nel lago, una sorta di leggenda come quella dei lupi mannari, dei vampiri e così via. Come ogni leggenda che si rispetti, potrebbe esserci del vero, non lo escludo, ma la maggior parte delle dicerie sono, appunto, dicerie infondate.
Tra immagini sfocate e testimoni sprovvisti al momento di fotocamera, si arriva al 1934, quando Robert Kenneth Wilson scatta la foto più famosa di Nessie. Dopo quell'immagine (che potete vedere allegata al pezzo che state leggendo) il turismo per avvistare il mitico mostro divenne massivo. Si dice che più di un miliardo di euro siano i soldi entrati nelle casse dell'angolo scozzese, sicuramente da visitare perché incantevole, quindi almeno non soldi sprecati.
Molti sono anche i video girati nel corso dei decenni, che però lasciano sempre l'interrogativo sulla reale esistenza di Nessie. Interrogativo al quale il figlio di Wilson ha dato risposta nel 1994, 60 anni dopo: in realtà la foto che ha alimentato come non mai il mito era un falso, un modellino creato apposta dal padre, che aveva confessato sul letto di morte, e da un amico.
Mancava il "movente"? No, perché Robert Kenneth Wilson aveva anche quello: aveva parlato del mostro di Loch Ness al British Museum, ma non era stato preso sul serio dai membri. Di conseguenza, aveva preparato questa foto per fargliela pagare, seppur su commissione di un ente che voleva far aumentare il mito e, quindi, il turismo.
Bene, quindi dopo il 1994, niente più ricerca del mostro? Nemmeno per idea, i complottisti sono duri da convincere: nel 1997, solo tre anni più tardi, venne proposto un premio di un milione e mezzo di dollari per chi fosse riuscito a dimostrare l'esistenza di Nessie. E tutti di nuovo a fotografare e filmare il lago.
La mia idea è che ci sono tanti misteri sulla Terra, tra cui numerose forme viventi in posti poco battuti come l'interno dell'Africa (ci hanno fatto numerosi film, ad esempio questo, e io stesso ci ho scritto un racconto che dovrebbe essere pubblicato presto in un'antologia). In quel lago sarà forse presente una forma di vita poco conosciuta, magari addirittura qualche creatura sopravvissuta ai dinosauri. Ma il mostro di Loch Ness era, e resta, un mito.