martedì 30 luglio 2019

Chernobyl, l’evento


Qualche tempo fa Youtube ha cominciato a consigliarmi video riguardanti studi sulla centrale nucleare di Chernobyl, che ne hanno reso tristemente famosa la zona. Non seguendo molto la televisione per mancanza di tempo, i primi giorni, come gli abitanti di Chernobyl non sapevano dell’esplosione del nocciolo del reattore, io non sapevo della serie TV apprezzata più della pietra miliare rappresentata da Game of Thrones, e che stava riportando in auge la questione in tutte le salse.
Ho visto molti dei filmati, tra cui l’intera puntata dedicatale da Piero Angela a Superquark, scoprendo alcuni particolari che mi erano finora sfuggiti. L’esperimento andato male nel 1986 per la forte negligenza del personale è solo la punta dell’iceberg, con i vertici politici russi che hanno di fatto causato altre morti tentando di tenere nascosto il disastro nucleare. Ma scoprire che l’incendio, adesso, a 33 anni di distanza, non è ancora spento, o ancora che la zona non sarà abitabile per altri millenni, lo ignoravo. Però avevo altri elementi su cui misurare la gravità dell’episodio, legati a quand’ero bambino.
Infatti, del 1986 ricordo molte cose (come la “Mano di Dio” e il gol più bello della storia del calcio di Maradona ai mondiali sulla cui vittoria finale dell’Argentina c’è un suo grosso, e decisivo, zampino), tra cui i timori dei miei genitori sull’acquistare la verdura. Mi sono chiesto: e se fossimo stati nell’epoca dei social già allora cosa sarebbe successo? Una parziale risposta si può avere dall’altro grosso disastro nucleare, di Fukushima nel 2011, che però non ha riguardato così direttamente l’Italia, quindi la risposta è appunto lacunosa. Ma se ci fossero stati i social network nel 1986 mi immagino i link di fake news, la disinformazione continua e quant’altro, in grado di peggiorare la percezione di un fatto già tragico di suo.
Ecco, questo è il motivo per cui l’informazione dovrebbe essere sempre corretta e veritiera. Anche i duri e puri del complotto a tutti i costi, sotto sotto, si fidano di ciò che leggono, ma le fonti principali non sono sempre scevre di errori.
Ho recuperato la miniserie in 5 puntate su Chernobyl e, anche se la visione prosegue a rilento, tornerò a scriverne quando avrò finito, per parlarvi di una serie TV che mi sta già appassionando molto, e non sono ancora arrivato a metà.