venerdì 13 aprile 2018

X-Files, è la fine (di nuovo)


Con l’undicesima stagione di X-Files andata agli archivi da ormai una dozzina di giorni (calcolando l’arrivo delle puntate in Italia, in America l’ultima è andata in onda quasi un mese fa), torno sull’argomento già affrontato in questo post, quando l’undicesima stagione era appena cominciata.
Alla fine, riferendomi alle aspettative, scrivevo “spero [...] niente puntate riempitivo ricche di gag comiche”, ma non sono stato ascoltato, non pienamente almeno. “L’effetto Mandela” infatti ha una vis comica gradevolissima, tranne quando attendi di sapere cosa sarà di William, figlio di Fox Mulder e Dana Scully, o almeno i due pensano che sia così.
William, l’adolescente braccato da chiunque, riesce a trovare i suoi spazi in tre puntate cariche di pathos e tensione: la 1, la 5 e la 10. Quelle, sì, sono imperdibili, compreso il drammatico finale di stagione e, si dice, di serie. Un finale più sereno, diciamo così, l’ho visto solo all’ottava stagione, con Mulder e Scully che portano a casa il bambino neonato di Scully e si baciano, tra l’altro dopo che nel corso della puntata Walter Skinner ha pure eliminato un temibile e storico avversario dei due agenti dell’FBI, Alex Krycek. E proprio il finale con un punto gigantesco, l’Uomo che Fuma ucciso a colpi di pistola (seppur sia caduto in mare e, si sa, se non c’è cadavere può sempre tornare), e Dana Scully che dice a Fox Mulder di essere incinta, finalmente di lui e non tramite rapimenti alieni, mi fa pensare. Troppo tranquillo, anche per quanto riguarda la presunta morte di Skinner e quella certa di tutti, proprio tutti i cattivi.
All’ottava stagione seguì una nona magistrale, sarà così anche stavolta? Gillian Anderson, l’attrice che interpreta Scully, ha già detto di aver salutato, definitivamente, il personaggio dell’agente FBI al lavoro sugli X-Files, casi apparentemente inspiegabili. A mio avviso, non sarà certo un problema per Chris Carter spiegarne l’assenza se vuole continuare su questa strada, anche perché David Duchovny tornerebbe “sul luogo del delitto” indossando la giacca scura dell’FBI, e con lui penso gli altri. Ma, e questa è una domanda che rivolgo a voi, c’è bisogno che torni ancora e ancora?

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